domenica 30 agosto 2020

Il re è nudo

Anche se sembra impossibile, è evidente che il mondo si è formato da solo, dato che è pieno di difetti e di cose improvvisate, sbagliate, rudimentali o non concluse. L’evoluzione si arrangia da sola, a forza di prove, di tentativi e di fallimenti. Pensiamo alla malattie genetiche, agli aborti naturali, alle morti dei neonati, alla lotta per la sopravvivenza che mette gli uni contro gli altri, alla brutalità della riproduzione e del parto, alle degenerazioni della vecchiaia, ai terremoti, alla deriva dei continenti, alle eruzioni vulcaniche, alle epidemie, ecc. Possono essere l’opera di una Mente perfetta?

Le cose e gli enti appaiono spontaneamente e poi si aggiustano, falliscono o scompaiono. Ma gli uomini credono a Creatori ultraterreni tutti compassione, amore e bontà. Soprattutto hanno un atteggiamento di sottomissione. Sono come i prigionieri della caverna platonica che vedono solo ombre e non osano ribellarsi. O sono come quei dipendenti di strutture gerarchiche che adorano il Capo, lo mitizzano e si sottomettono incondizionatamente alla sua autorità.

Poiché le religioni dell’adorazione e della sottomissione a un Dio sono le più diffuse nel mondo, questo tipo di atteggiamento si riflette nelle società umane. San Paolo, per esempio, un ebreo convertitosi al cristianesimo, riteneva che le autorità terrene derivassero da Dio e che quindi si dovesse loro la più totale ubbidienza.

Se il mondo è pieno di dittatori e di capi che fanno quel che vogliono con violenza e sicumera, lo dobbiamo proprio a questa mentalità di origine religiosa.

Dobbiamo dirlo chiaramente: tutti vanno criticati, e la creazione per prima.

La vera religione è un’altra cosa. È immergersi nella propria coscienza per rendersi conto di come sia essa e non un Dio metafisico a modellare la nostra mentalità e quindi il nostro comportamento. È chiaro che non c’è niente di perfetto.

  

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