venerdì 13 agosto 2021

L'estate di Lucifero

 

Siamo alle solite. Se un avvenimento è negativo, è opera di Lucifero o di Satana. Se è positivo, è opera di Dio. Questo dualismo mentale, che divide ogni cosa in due parti contrastanti, va avanti da millenni. Ma è chiaro che siamo noi che evochiamo l’una o l’altra figura mitologica. All’origine non ci sono. All’origine c’è solo un evento cui noi attribuiamo un valore negativo o positivo. E così creiamo divinità immaginarie.

È la mente umana che giudica, interpreta e proietta. E dovremmo capirlo una volta per tutte, anziché saltare da un elemento al suo opposto speculare.

Ma Dio o Satana sono come le due facce della stessa medaglia. D'altronde Lucifero non significa "portatore di luce"?

Quando poi evochiamo Dio, considerandolo un personaggio reale, gli attribuiamo l’attributo dell’esistenza. Perché per noi esistere è una qualità positiva. Non è questo l’argomento ontologico della vecchia teologia?

Però, se parliamo di trascendenza, Dio è al di là di tali classificazioni duali, e non ha nessun bisogno né di esistere né di essere.

Proviamo a capire che cosa ci sia oltre il dualismo della mente. È un bell’esercizio meditativo per uscire dal contingente.

Solo in questo mondo abbiamo bisogno di esistere. Ma prima o dopo?

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