“Ogni giorno è una piccola vita,» scrive Schopenhauer, “ogni risveglio e
levata una piccola nascita, ogni nuovo mattino una piccola giovinezza, ogni
coricarsi e addormentarsi una piccola morte.” Dunque la morte non è qualcosa di
estraneo e di inconoscibile, ma fa parte della vita di tutti i giorni. E possiamo
farne esperienza. Come dice Seneca, “moriamo ogni giorno un po’: ogni giorno
infatti viene meno una parte della nostra vita, e, anche mentre noi cresciamo,
la vita decresce.”
Nessuna amica ci è così vicina come la morte. Ma i più l’hanno censurata.
E, invece di familiarizzarsi con essa, ne scacciano perfino il pensiero.
Eppure una “piccola morte” viene definito anche l’orgasmo sessuale – il massimo
dei piaceri. E non è qualcosa di spaventoso. Tutt’altro.
Non ci rendiamo conto che la morte è la grande liberazione – la liberazione
dal peso della vita e dell’io.
Seneca
Nessun commento:
Posta un commento