mercoledì 17 febbraio 2021

La fine delle illusioni

 

Che il mondo sia un’illusione dei sensi e della mente non ci vuol molto a capirlo. E non solo perché la Terra, i pianeti, le stelle e le galassie sono specie di fuochi d’artificio di atomi e particelle che brillano per un po’ e poi si dissolvono trasformandosi, ma anche perché, per continuare a vivere, è necessario illudersi di continuo – illudersi di vivere a lungo e felici, illudersi che eviteremo grandi sofferenze, illudersi che troveremo il compagno e il lavoro ideale, che tutto finirà bene, che c’è un Dio che vede, provvede e ci protegge, che ci sarà un’altra vita dopo la morte e così via.

Se cadessero tutte queste illusioni, non riusciremmo a sopportare l’esistenza nemmeno per un giorno. Ma il problema è che noi viviamo di fantasie infondate. E, tuttavia, guardare coraggiosamente in faccia la realtà non è spiacevole: dà un senso di chiarezza e di effervescenza.

L’importante è non sognare ad occhi aperti e sbarazzarsi di tante inutili credenze. I più le chiamano speranze, noi le chiamiamo illusioni.

Bisogna dunque cambiare paradigma. Passare dalle falseualcuno Passare dal concetto di speranze (con le loro dolorose delusioni) alla fine delle illusioni. Tornare al "principio di realtà".

Meditare è prima di tutto sbarazzarsi delle illusioni che qualcuno ci ha instillato. Non a caso si parla di liberazione.

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