Che il mondo sia un’illusione dei sensi e
della mente non ci vuol molto a capirlo. E non solo perché la Terra, i pianeti,
le stelle e le galassie sono specie di fuochi d’artificio di atomi e particelle
che brillano per un po’ e poi si dissolvono trasformandosi, ma anche perché,
per continuare a vivere, è necessario illudersi di continuo – illudersi di
vivere a lungo e felici, illudersi che eviteremo grandi sofferenze, illudersi
che troveremo il compagno e il lavoro ideale, che tutto finirà bene, che c’è un
Dio che vede, provvede e ci protegge, che ci sarà un’altra vita dopo la morte e
così via.
Se cadessero tutte queste illusioni, non
riusciremmo a sopportare l’esistenza nemmeno per un giorno. Ma il problema è
che noi viviamo di fantasie infondate. E, tuttavia, guardare coraggiosamente in faccia la
realtà non è spiacevole: dà un senso di chiarezza e di effervescenza.
L’importante è non sognare ad occhi
aperti e sbarazzarsi di tante inutili credenze. I più le chiamano speranze, noi
le chiamiamo illusioni.
Bisogna dunque cambiare paradigma. Passare
dalle false
Meditare è prima di tutto sbarazzarsi delle illusioni che qualcuno ci ha instillato. Non a caso si parla di liberazione.
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