Noi siamo convinti che esista una realtà
oggettiva, al di fuori di noi, una realtà che percepiamo attraverso i sensi e
la mente. Ma ci sono casi in questa idea viene smentita. Quando per esempio ci
chiediamo se il bicchiere sia realmente
mezzo pieno o mezzo vuoto, ci accorgiamo che non esiste un’esperienza oggettiva
e che tutto dipende dalle nostre valutazioni. Così scopriamo che non esiste un
dato oggettivo prima che qualcuno osservi il bicchiere. Il bicchiere in sé può
essere entrambe le cose o nessuna delle due. Solo chi lo osserva determina la
realtà del bicchiere a metà.
I paradossi della logica (e ce ne sono
tanti) ci indicano che la nostra razionalità dualista non coglie affatto la
realtà, ma ne dà un’interpretazione, sempre limitata. È la nostra mente che
dice che il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Ma il bicchiere in sé?
Il bicchiere in sé non esiste. Tutto è
proiezione e interpretazione della coscienza creatrice. È lei che presiede il
Big Bang e il mondo che ne è nato. Ed è esattamente la stessa che è attiva in
ognuno di noi.
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