Poiché crediamo
di essere immersi in un certo mistero, tutti vorremmo conoscere la Verità, Dio,
la Trascendenza, l’Origine, la Realtà Ultima o comunque vogliamo chiamarla. Ma
qualunque cosa conoscessimo, non sarebbe Quella – sarebbe un prodotto della
mente condizionata. Il che significa che il codice o la lingua con cui conosciamo
non è il codice o la lingua con cui il mondo è stato creato o si è manifestato.
E poi chi conoscerebbe? Dopo la fine di questo
corpo e di questa mente, non c’è nemmeno più il soggetto del conoscere o del
fare esperienza… A meno che non tirassimo fuori le storielle di un Dio creatore
e dell’anima – concetti che rientrano nella nostra ignoranza.
Con Dio e con l’anima,
abbiamo dato una certa spiegazione… che però non spiega niente. Perché sono
concetti che non sappiamo se corrispondano a qualcosa di reale.
Comunque non c’è
bisogno di ricorrere a figure mitologiche né a concetti mentali. Seguiamo il
filo della realtà. Ciò che resta dopo la morte non ha bisogno né conoscere né
di fare esperienza. E quindi le nostre attuali spiegazioni sono inutili, una
pretesa della mente, un sogno, un’illusione. Lì è l’origine dell’ignoranza.
Allora non
rimane più nulla?
Ecco un altro
concetto.
Nessun commento:
Posta un commento