lunedì 8 marzo 2021

Bisogno di protezione

 

Perché gli uomini credono in Dio? Fondamentalmente per un bisogno di protezione e per dare un senso (semplicistico) alla loro vita.

Ma perché c’è tanto bisogno di protezione e di senso? Perché la vita è incerta e spesso finiamo in situazioni da cui non sappiamo come salvarci. Ed ecco il bisogno del salvatore.

Se però Dio è proprio il creatore di tutto questo, che senso ha rivolgerci per protezione proprio a Lui? È un po’ come una resa senza condizioni. Proprio come il Cristo sulla croce. Io mi arrendo, sia fatta la tua, non la mia, volontà.

Ma, così facendo e credendo, non hai lo stesso nessuna certezza. Tutto è nelle mani di un Potere che non capisci e su cui non hai alcun controllo. Devi aspettare la sua misericordia o i suoi inspiegabili capricci. “Gesù abbi pietà di me peccatore” invoca la preghiera del cuore.

 Per fortuna ci sono buone probabilità che il mondo sia nato spontaneamente. E dunque non c’è più bisogno di pregare un Creatore che non interverrà mai.

Quindi, anziché sprecare energie e tempo a umiliarci, riconosciamo che il potere che ha dato vita al mondo è in tutte le cose e anche dentro di noi – e rimbocchiamoci le maniche.

 

Ci sono voluti secoli e millenni a riconoscere che gli dei non esistevano. Eppure gli uomini ci credevano innalzando templi e facendo sacrifici propiziatori.

Dove sono finiti tutti quegli dei?

Nello stesso posto in cui finirà l’attuale Dio unico.

Adesso ci vorranno secoli e millenni a capire che Dio non è il Padrone o il Creatore del mondo, ma uno stato dell’essere. Non c’è quindi nessuno da pregare, da invocare e di fronte a cui genuflettersi, inchinarsi e umiliarsi.

Dobbiamo in realtà recuperare quello stato fondamentale che abbiamo perso nel rumore, nell’ignoranza e nella confusione del mondo - o che non abbiamo ancora acquisito.

Credere a qualcosa di errato, fosse puro piacevole e consolatorio, è sempre sbagliato, perché prima o poi ha conseguenze dolorose.

 

Cinema, teatro, televisione, romanzi, viaggi, feste, droghe, religioni… evadiamo, evadiamo, perché per guardare in faccia la realtà ci vuole coraggio. Nietzsche diceva: “Se tu guardi nell’abisso, l’abisso guarderà in te”.

Eppure è proprio questo che dobbiamo fare, perché è dall’abisso che noi veniamo, perché l’abisso è dentro di noi.

 

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