Amore e guerra non sono tanto diversi:
si tratta pur sempre di un “a corpo a corpo”. Ma si dirà che il primo è fatto
per unire e la seconda per distruggere. Eppure si parla anche di “guerra dei
sessi”. Vuol dire che nell’amore c’è sempre sotto sotto un po’ di conflitto. Il
che è evidente quando si litiga e l’amore finisce – allora si scopre l’odio che
c’era sotto.
Ma anche nella guerra e nel conflitto
c’è un po’ di amore, così come si vede quando i vincitori assimilano i vinti.
In fondo, anche quando ci si odia, non si fa che pensare all’altro, proprio
come nell’amore.
Anche tra vita e morte c’è un legame
stretto. Non solo perché quando si mette al mondo una vita si mette al mondo la
morte, ma anche perché la morte ci accompagna ogni giorno ed è ciò che permette
la vita. Potrebbe esistere la morte senza la vita o la vita senza la morte?
Nell’universo è sempre così. I pianeti,
le stelle e le galassie un po’ si attraggono e un po’ si respingono, e devono
stare in questo equilibrio instabile se non vogliono riunirsi in un grande
nulla.
Dunque ci sono sempre due forze che si
contrappongono, come tutti gli opposti. Ma, a ben vedere, la contrapposizione
serve ad entrambi.
Gli opposti da una parte si combattono,
ma dall’altra si sostengono a vicenda. In tal senso il mondo è un gran gioco
paradossale.
I conclusione il mondo è un tutt’uno e
le distinzioni permettono di far esistere le cose singole. Ma non ci
dimentichiamo che tutto è uno. E tutto ritornerà prima o poi a essere uno.
Prendersi e lasciarsi, prendere e
lasciarsi… Questo è eterno, tutto il resto va e viene.
Nessun commento:
Posta un commento