Nel mare di incertezza e di confusione
in cui ognuno di noi si trova a vivere, l’unico punto fermo è la nostra
coscienza: sappiamo di esistere, sappiamo di essere – nient’altro, tutto il
resto è opinabile.
È difficile stabilire che cosa sia
questa sensazione primaria. Potremmo definirla lo spirito vitale che è presente in noi e a se stesso; lo stesso
spirito che alita in tutto l’universo animandolo. Si tratta di una conoscenza
autoconsapevole, la base di ogni altro sapere.
Questa è la vera creatrice del mondo.
Senza di essa, niente sarebbe, perché niente sarebbe presente a sé. Sarebbe
come un universo senza luce, inconoscibile e quindi inesistente.
La meditazione consiste nel fare
esperienza di questa coscienza non limitandola a questa o quella forma, a questo
o quel corpo, ma vedendola presente dappertutto, dal più piccolo atomo alla più
grande galassia.
La caduta, il peccato originale, è farla
precipitare in una piccola forma. La liberazione è scoprirla onnipresente.
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