Chiusi nella nostra individualità
egocentrica, con la meditazione cerchiamo un’apertura, un allargamento, una
liberazione, una universalizzazione. In sostanza, dovremmo oltrepassare il più
possibile i confini dell’io e dei nostri interessi personali e approdare ad una
consapevolezza più vasta. Questo succede perché facciamo tacere la sensazione
“io sono” e ci liberiamo della identificazione con questo corpo e con questa
mente.
Naturalmente non possiamo andare oltre un
certo limite e una certa durata, ma ciò basta a farci capire la strada da
percorrere. Niente di particolare, niente di speciale, qualcosa di naturale.
Sarà la morte a liberarci di tutte le nostre armature e sovrastrutture, ma è
importante percepire e capire qualcosa prima, in modo da liberarci da false
attese che potrebbero dar vita ad altre identificazioni illusorie.
La nostra coscienza, chiusa nell’io, ha
proiettato questo intero mondo di esperienze, di pensieri e di immaginazioni.
Ma, alla fine, anche la nostra coscienza condizionata è destinata a dissolversi
riportandoci alla Realtà.
Questa Realtà potrebbe anche chiamarsi Dio.
Ma, attenzione, non si tratta del Dio delle religioni, in cui rientrano tante
definizioni psicologiche: creatore, giudice, padre, madre, protettore, legislatore,
ecc. È proprio ciò cui non si può attribuire nessun carattere umano.
E non è un Dio-altro, un Dio distinto dagli
esseri viventi. Ma è esattamente ciò che essi sono.
Quello che noi cerchiamo è la nostra vera natura, smarrita fra i concetti e
le interpretazioni.
Non possiamo descrivere questa nostra vera natura, perché utilizziamo un
linguaggio dualistico che spezzetta, frammenta e contrappone. Provate a fare un
discorso senza utilizzare questo linguaggio (bene-male, nato-morto,
giusto-ingiusto, grande-piccolo, alto-basso, essere-non essere, tutto-nulla,
ecc.): non ci riuscirete. Non possiamo neppure dire che “è”, perché c’è subito
il suo contrario.
L’unica cosa che sappiamo è che questa vera natura ha una carattere unitario e
inclusivo. E può essere colta solo con un atto di sintesi.
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