domenica 20 dicembre 2020

La speranza

 

Da noi la speranza è considerata una grande virtù. Ma in realtà è più assimilabile al desiderio, nel senso che, se si spera in qualcosa, vuol dire che non abbiamo quella cosa e la desideriamo.

È però ipotizzabile uno stato in cui non ci sono né speranza né desiderio, non perché siamo disperati, ma perché non ci manca nulla. Se poteste scegliere tra i due stati, quale scegliereste?

Da una parte c’è la coscienza dell’individuo (piena di speranze e di desideri) e dall’altra c’è la coscienza onnipervadente cui non manca nulla.

Che cosa sarebbe meglio?

La risposta sembrerebbe scontata. Ma non è detto che molti sceglierebbero la prima, perché preferirebbero la trepidazione del desiderio alla piattezza del possesso e della certezza dell’appagamento.

Questa è la realtà con cui abbiamo a che fare. Un uomo senza desideri si annoierebbe. Allora non dite che non siamo responsabili del mondo in cui viviamo. Ce lo siamo costruiti a nostra misura.

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