Un nuovo studio presentato su arXiv, dopo
aver esaminato i pianeti della Via Lattea con metodi di modellazione statistica
e con l’utilizzo di dati astronomici, ha concluso che esiste una tendenza all’auto-annientamento
delle eventuali civiltà intelligenti.
Non c’era bisogno di svolgere tanti studi;
basta esaminare che cosa succede sul nostro pianeta, che si sta
auto-distruggendo. Il problema è che i cosiddetti esseri intelligenti sono talmente
dominati da avidità, aggressività e da una incoercibile tendenza alla
moltiplicazione che non lascia loro scampo. Anche le leggi della sopravvivenza
sono feroci e si basano su un meccanismo perverso in base al quale ogni specie
deve uccidere le altre non per cattiveria ma per nutrirsi.
Inoltre esistono ideologie religiose che ci
presentano tutto questo come un dono divino, condannando ogni tentativo di
mettere in guardia gli esseri viventi e di riportarli alla riflessione. In
sostanza, le popolazioni “intelligenti” si comportano come branchi di pecore o formicai
guidati dal puro istinto riproduttivo.
E, poiché tutti gli esseri viventi si
riproducono a scapito degli altri, l’auto-distruzione è sicura.
Ecco perché non troverete mai una civiltà
molto evoluta. Raggiunto un certo limite, implode su se stessa distruggendo l’ambiente
in cui vive.
Comunque, niente di drammatico. Questa vita
e questo mondo sono fatti della stessa sostanza dei sogni, sono un soprassalto cosmico,
e, quando scompariranno, ritorneranno a quell’Uno da cui malauguratamente erano
sfuggiti.
Le cose reali rimangono, non nascono e non muoiono; le cose irreali nascono, muoiono e scompaiono.
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