Quando
arriviamo alla fine di una giornata in cui abbiamo fatto un sacco di cose
utili, pregustiamo il momento in cui potremo stenderci sul letto e risposarci.
Ecco,
così dovremmo arrivare a considerare la morte. Sarebbe una delle vette della
vita.
Ma
un conto è stendersi a letto e addormentarsi sapendo che l’indomani ci
sveglieremo riposati e pieni di nuove energie, e un altro conto è il “riposo
eterno.” Ci sveglieremo più? È questo dubbio che ci fa temere la morte.
Però
la saggezza consiste proprio in questo. Non tanto nel rimpiangere il tempo che
passa o nello sperare in un’altra vita, quanto nel vivere momento per momento. Quanto al resto, è evidente che ci sono in azione forze molto più potenti della nostra volontà. Ma non diamo loro un nome.
Dovremmo
essere come una persona con gli sci ai piedi che viene messa in cima a una
discesa e spinta giù. Vive momento per momento, con una concentrazione
assoluta. Credete che abbia tempo di pensare al proprio io?
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