Tra
i vari benefici della meditazione c’è il disinquinamento mentale, l’uscita
dalle proprie ossessioni egoiche. Se vi mettete ogni giorno a seguire il
respiro o un mantra, liberandovi di ogni altro pensiero e perfino dall’idea di
“io”, questo vi aiuterà poi nella vita a rimaner concentrati svolgendo i
compiti che vi piacciono, ad “entrare nel flusso” come si dice.
Pensate
che ogni giorno la nostra mente viene attraversata da oltre sessantamila
pensieri e li insegue tutti. È difficile che resti concentrata e rilassata.
E
invece il nostro problema è proprio questo. Ogni tanto, se non vogliamo
stressarci, se vogliamo uscire dalla distrazione e dalla dispersione, dobbiamo
imparare a fermare la macchina e lasciarla sbollire.
Ma
non dobbiamo compiere l’errore di trasferire alla meditazione la mentalità
competitiva e perfezionistica che domina la nostra vita. Non dobbiamo porci il
problema di meditare “bene” o di raggiungere determinati risultati.
Rilassiamoci
e basta. Non ci poniamo obiettivi. Non mettiamoci in testa l’idea di avere
pensieri positivi o stati d’animo sublimi. Se ci poniamo questa mete,
arroventiamo di nuovo i circuiti cerebrali e psicologici. Impariamo piuttosto a
lasciar andare, a non preoccuparci di
ciò che ci passa per la mente. Qualunque pensiero arrivi, etichettiamolo come un
semplice “pensiero,” uno dei sessantamila che passano e se ne vanno.
Per
meditare basta raggiungere lo stato di rilassamento di quando stiamo per
addormentarci o di quando siamo distesi a prendere il sole. Dobbiamo smettere
di impiegare la mente calcolante, la mente ambiziosa, la mente utilitaristica e
quell’enorme fucina di tensione e di stress che è l’idea del nostro io.
Certo,
non basta meditare per pochi minuti. Bisogna insistere a lungo. E spesso
bisogna cercare il tempo, l’ambiente e il silenzio necessari.
Ma
ne sarete sempre ripagati.
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