giovedì 12 aprile 2018

Entrare nel flusso


Tra i vari benefici della meditazione c’è il disinquinamento mentale, l’uscita dalle proprie ossessioni egoiche. Se vi mettete ogni giorno a seguire il respiro o un mantra, liberandovi di ogni altro pensiero e perfino dall’idea di “io”, questo vi aiuterà poi nella vita a rimaner concentrati svolgendo i compiti che vi piacciono, ad “entrare nel flusso” come si dice.
Pensate che ogni giorno la nostra mente viene attraversata da oltre sessantamila pensieri e li insegue tutti. È difficile che resti concentrata e rilassata.
E invece il nostro problema è proprio questo. Ogni tanto, se non vogliamo stressarci, se vogliamo uscire dalla distrazione e dalla dispersione, dobbiamo imparare a fermare la macchina e lasciarla sbollire.
Ma non dobbiamo compiere l’errore di trasferire alla meditazione la mentalità competitiva e perfezionistica che domina la nostra vita. Non dobbiamo porci il problema di meditare “bene” o di raggiungere determinati risultati.
Rilassiamoci e basta. Non ci poniamo obiettivi. Non mettiamoci in testa l’idea di avere pensieri positivi o stati d’animo sublimi. Se ci poniamo questa mete, arroventiamo di nuovo i circuiti cerebrali e psicologici. Impariamo piuttosto a lasciar andare, a non preoccuparci di ciò che ci passa per la mente. Qualunque pensiero arrivi, etichettiamolo come un semplice “pensiero,” uno dei sessantamila che passano e se ne vanno.
Per meditare basta raggiungere lo stato di rilassamento di quando stiamo per addormentarci o di quando siamo distesi a prendere il sole. Dobbiamo smettere di impiegare la mente calcolante, la mente ambiziosa, la mente utilitaristica e quell’enorme fucina di tensione e di stress che è l’idea del nostro io.
Certo, non basta meditare per pochi minuti. Bisogna insistere a lungo. E spesso bisogna cercare il tempo, l’ambiente e il silenzio necessari.
Ma ne sarete sempre ripagati.

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