Quando
si perde il senso della complementarità degli opposti e dell’interconnessione
di tutte le cose e di tutti gli esseri, allora si diventa pericolosi per se
stessi, per gli altri e per il mondo intero. È il trionfo dell’unilateralità e
dell’isolazionismo.
Questo
è ciò che succede con il presidente americano Donald Trump, un individuo che
sta portando il proprio paese e il mondo verso una grave crisi - una crisi di
miopia, di visione troppo ristretta, di mancanza di intelligenza.
Le
epoche di apertura si alternano alle epoche di chiusura, le epoche di progresso
alle epoche di regresso, le epoche di unione alle epoche di divisione. Sono
come gigantesche ondate contro cui non possiamo far nulla. In India si chiamano
yuga. E oggi siamo nel Kali Yuga, lo yuga della regressione
dell’intelligenza. Basta un individuo solo, ma potente, a condurre alla rovina
il mondo.
Ma,
naturalmente, un individuo del genere non potrebbe emergere se non venisse eletto
da milioni di individui, ignoranti come lui, obnubilati come lui, egocentrici
come lui. Gente che non capisce niente di come va il mondo e vuole affermare la
propria volontà ottusa.
Si
spezza un equilibrio sottile e sempre instabile, e il mondo precipita per la
via sbagliata.
Era
successo solo settant’anni fa con Hitler e Mussolini. E oggi stiamo ritornando
indietro.
Anche
in Italia stiamo regredendo, con l’elezione di nuovi partiti che hanno visioni ristrette
della realtà. Anche noi ci chiuderemo e ci isoleremo, anche noi abbiamo visioni
limitate e sostanzialmente stupide, o, peggio ancora, semplicemente confuse. C’è
gente in questi partiti che ammira Putin o Orban.
Come
dicevo, in certe epoche è l’intelligenza che decresce.
Religione,
politica, economia, meditazione – è tutto connesso.
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