La fede non è arrogante, dicono, e non va imposta con la violenza. Peccato che è esattamente quello che hanno sempre fatto, da Costantino in poi: imporre la loro fede con tutti i mezzi, soprattutto violenti. Ci siamo dimenticati quello che hanno fatto in Sudamerica e in Africa? Ci siamo dimenticati certe crociate, come quella contro gli albigesi?
Dicono che non sono arroganti. Ma presumono di parlare a nome di Dio. Scusate se è poco.
La fede non è individualistica, non è un fatto soggettivo, dicono. E che cosa sarebbe? Un fatto oggettivo? Una credenza di Stato da imporre con le leggi? Esattamente quello che è stato fatto in Italia, fino a ieri.
L'uomo ha bisogno di conoscenza, ha bisogno di verità, dicono. Giustissimo. Ma deve essere una verità accertabile, non una semplice fede.
Non è vero che la connessione tra fede e verità sia la radice del fanatismo, dicono. E quale altra sarebbe la radice del fanatismo, se non la convinzione di avere la verità?
La fede allarga gli orizzonti della ragione, dicono. Può essere. Se non è una verità rivelata, ma cercata... personalmente. Altrimenti è una pappa fatta, che non solo non allarga la mente, ma la restringe completamente.
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