Qualcuno si è domandato e
si domanda: ma chi ha premuto il grilletto del Big Bang?
La risposta più ovvia è
Dio. Ma chi è Dio? La Causa Prima. E perché ci deve essere una Causa Prima?
Perché tutto ha una causa e non possiamo andare all'indietro all'infinito.
Dunque, Dio non è stato creato da nessuno, ma si è creato da solo. È
l'Autogeno.
Però, noi non abbiamo
esperienza di esseri che si siano creati da soli. Tutto ha avuto una causa. Da
dove ci viene allora l'idea che ci sia qualcosa che non ha causa e si è creato
da solo? Da niente di sperimentabile: solo dalla nostra mente, che non riesce a
concepire nient'altro. Dobbiamo mettere un punto fermo.
Insomma, tutto ha una
causa. Ma Dio non ce l'ha.
Quindi, se crediamo in
Dio contraddiciamo la nostra stessa logica. La logica e l'osservazione ci
dicono una cosa. Ma poi noi la neghiamo per uscire dalle incapacità e dalle
contraddizioni della nostra mente.
Forse, per emergere dalla
confusione, dovremmo fare un po' di silenzio mentale... nella consapevolezza
che la nostra logica spiega soltanto una piccola parte della realtà. Ecco il
punto: abbiamo uno strumento che non può vedere al di là dei propri limiti.
Tuttavia anche il
rapporto di causa-effetto può essere messo in crisi. Noi vediamo
consecutivamente azioni che in realtà avvengono contemporaneamente. Tutto è
presente da sempre. È il senso del tempo, dello scorrere del tempo, di un prima
e di un dopo, che ci dà l'idea di un divenire. Ma questo senso del tempo è una
delle categorie della mente che conosce.
Del resto, tempo e spazio
sono un tutt'uno. Noi vediamo come un processo temporale ciò che è un semplice
spostamento nello spazio. Ma lo spazio, il tavolo da gioco, non cambia. E uno
dei giocatori è la nostra coscienza.
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