"Vieni a vedere!" dice il Buddha. Non devi limitarti a credere sulla parola. Devi sperimentare in prima persona. Nessuno oltre a te può liberare la tua mente. Neppure Dio – se esistesse. Io ti mostro la via, ma poi devi essere tu a percorrerla.
Atteggiamento raro, per non dire unico, nella storia delle religioni. Nel cristianesimo, per esempio, Gesù viene presentato come il Salvatore, il Liberatore. "Io sono la via" gli viene fatto dire. Così, basta che lo accetti e sei salvo. Comodo... la religione dei pigri.
Ma qui non si tratta di liberarsi da qualche nemico esterno; qui si tratta di liberarsi dalla nostra stessa ignoranza. E chi può farlo oltre a noi stessi?
È un po' come rilassarsi: c'è qualcuno che possa farlo al posto nostro?
Naturalmente anche nel Buddhismo la fede svolge un ruolo. Ma non è fede in un Dio, bensì fiducia nella capacità dell'uomo di raggiungere lampi di illuminazione. Dove si vede che i veri pessimisti sono gli altri, coloro che sentono di non poter far nulla senza un Protettore divino.
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