mercoledì 13 aprile 2022

Corpo e spirito

 

Nel campo della spiritualità d’ogni tempo e d’ogni luogo c’è l‘idea che esista un’anima già completa e perfetta che, per qualche strano motivo, ad un certo punto si incarna in un corpo umano. Una vera e propria caduta o un errore. Da quel momento l’anima aspirerebbe a ritornare alla propria vera natura, liberandosi del corpo.

Ma non si capisce come un’anima così evoluta possa fare l’errore di cadere in un corpo. Forse il mondo dei puri spiriti non è tanto soddisfacente? A questo alludono certi miti sugli angeli decaduti. Evidentemente non erano così felici nel mondo dei puri spiriti a contatto con Dio.

 Quindi è più probabile che l’anima sia il prodotto del corpo, una vera e propria sublimazione. Poiché il corpo dà origine a una mente, questa mente, nel suo livello più elevato, può essere considerata la parte spirituale,  che aspira, attraverso una sempre maggiore consapevolezza, a farsi anima. Quindi, non si tratta di un’anima perfetta che decade, ma di una materia che desidera raffinarsi sempre di più, aspirando addirittura a dominare la materia.

Oltretutto, se la materia arrivasse a essere così potente da farsi anima, non si vede come potrebbe desiderare di tornare indietro. Sarebbe un errore, anzi sarebbe impossibile. Chi desidera tornare a essere povero dopo che sia diventato ricco?

Perciò lavoriamo per essere sempre più intelligenti e consapevoli, fino ad arrivare a dominare il corpo. Ma non dimentichiamoci che non possiamo eliminare o trasformare la materia. L’essere umano è questa combinazione di corpo e mente. Il problema è semmai quello dell’armonia, non quello della prevalenza di un’anima.

La mente rimane pur sempre un prodotto della materia, non di un fantastico spirito. Se all’origne ci fosse un puro spirito, la materia semplicemente non esisterebbe.

Dunque, chi medita non deve mai trascurare il corpo e pensare di diventare un puro spirito. La morte è lì a falciare ogni illusione spiritualista. Se bastasse la morte a farci diventare tutti puri spiriti, rimarremmo tutti morti. Che bisogno ci sarebbe di un corpo?

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