Gli uomini sono attaccati
alla vita e non vorrebbero mai morire. Ma poiché sanno benissimo di dover
morire, ecco che s’inventano qualche altra nuova vita, qui o altrove. Per
questo nascono le religioni: per promettere ciò che non sanno neppure loro,
cioè una qualche illusione di immortalità, costi quel che costi… magari la
sottomissione a un capriccioso Padrone del mondo, davanti a cui ti devi
inginocchiare e pregare. “Ti faccio rinascere, se mi lecchi i piedi …” E,
intanto, lecca quelli dei miei rappresentanti in Terra: i sacerdoti.
Così funzionano le
religioni da migliaia di anni. Ed è incredibile come resistano ancora oggi,
seppure sempre più indebolite dalla ragione e dai dubbi. In fondo, nessuno è
mai ritornato a dirci nulla sulla morte, e il meccanismo potrebbe essere una
ben studiata truffa.
Da quando esiste la
vita esiste questo tipo di inganno. E non è una semplice illusione senza
conseguenze.
Resta il fatto che
qualcuno acquisisce potere e ci guadagna.
Ed è proprio questo il
punto: come acquisire potere sfruttando la dabbenaggine altrui.
Nessuno affiderebbe i
propri figli ad una setta di fanatici. Eppure le religioni sono esattamente
delle grandi sette, dedite allo sfruttamento della paura e dell’incapacità di
pensare con la propria testa.
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