Il mondo e le nostre esistenze non stanno mai ferme:
tutto cambia, tutto si muove, tutto diviene, tutto accade.
Ora questo accadere non è qualcosa che decidiamo noi,
ma è come un rotolo di pellicola che si svolge e in cui si trova anche la
nostra volontà. Decidiamo cioè ciò che è già prescritto ed inscritto. Di fatto
non decidiamo nulla.
Qualunque cosa sia registrata nella pellicola (o nel
rotolo delle Parche) non è reale: è una proiezione, un’illusione, proprio come
nei film. Tutti in questo film sono dei personaggi, degli attori che recitano.
Ed è assurdo identificarci con simili immagini. Noi,
per fortuna, non lo siamo, non le siamo. Noi non siamo quei pupazzi che si
agitano sullo schermo. Noi siamo gli osservatori, gli spettatori.
Il divenire, l’accadere, non capita a noi, ma a
personaggi che hanno un certo corpo e una certa mente. Ma noi siamo i Testimoni
al di fuori dell’intera tragicommedia.
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