È una questione di carattere e di intelligenza: c’è
chi vuole includere e aprire e c’è che vuole chiudere, distinguere,
discriminare e naturalmente condannare. Questo è ciò che succede attualmente
nella lotta fra chi vuole includere omosessuali e Lgbt bella nostra società e
chi li vuole discriminare, perseguitare e magari punire. Non stupisce che la
Chiesa cattolica stia dalla parte dei persecutori: lo ha sempre fatto. E,
d’altronde se non distinguesse e discriminasse, se fosse aperta e benevola con
tutti, non sarebbe una religione.
La Chiesa cattolica è benevola solo con se stessa, per
esempio con i preti pedofili o con quelli che hanno perseguitato e ucciso i
bambini e gli adulti delle etnie non cristiane. Per il resto passa tutto il
tempo a distinguere, classificare e promettere pene eterne ai “peccatori”, cioè
a coloro che non condividono le sue idee, spesso infondate e perniciose.
Le religioni sono ormai centri di potere che si
mettono volentieri al servizio dei governi autoritari. Non si è mai vista una
religione progressista o liberale. E questo piace tanto ai vari dittatori del
mondo, a chi vuole instaurare un regime totalitario o semplicemente “conservatore”.
Da noi ci sono leader di partito che vanno in
pellegrinaggio in Ungheria o in Polonia studiandone il modello di oppressione e
repressione. Come fare per portarlo anche in Italia? Be’, c’è sempre l’aiuto
della Chiesa cattolica che, in quanto Stato temporale e monarchia assolutista,
è fonte di ispirazione.
In fondo, Dio per loro è il supremo dittatore.
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