Non siamo noi come individui a realizzare o a
conquistare la saggezza e il suo potere. La saggezza deriva dall’abbandono o
dal superamento dell’individualità; e il superamento dell’individualità porta
ad agire universalmente, ossia ad agire non solo per il proprio vantaggio ma
per il bene di tutti.
Questo in origine era anche il pensiero di Gesù: “Chi
mi vuol seguire rinneghi se stesso”… cioè abbandoni il proprio egocentrismo.
Ovviamente non basta dirsi cristiani per superare l’ego. Ci vuole bel altro. Ci
vuole lo sviluppo di una continua auto-osservazione e consapevolezza. Occorre
guardarsi e vedersi.
Tutto ciò non ha niente a che fare con la religione
che si segue né con i rituali. Del resto tutti i grandi saggi, di religioni e di epoche diverse,
sono giunti alle stesse conclusioni.
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