venerdì 4 giugno 2021

Dove sono finiti gli extraterrestri?

 

Anche se ci fossero altri pianeti abitati, farebbero tutti la stessa fine. Non c’è scampo per nessun essere vivente in questo universo, perché lo stesso principio del divenire porta tutti all’autodistruzione. È per questo che non troviamo mai gli extraterrestri. Durano un po’ e poi scompaiono.

Nessuno può durare a lungo. Già nel concetto di progresso e di sviluppo è implicito il concetto di autodistruzione. Solo il non-divenire, la stasi, potrebbe farli durare più a lungo. Ma sarebbe il contrario del divenire.

Invece gli esseri viventi hanno in sé la tendenza all’autosviluppo e, dunque, sono destinati a divorare se stessi e il loro stesso mondo.

La vita non è che una malattia, una specie di cancro cosmico, e finisce sempre con la distruzione. Ognuno distrugge se stesso.

Nell’India antica era ben presente l’idea che il Dio supremo, la forza creatrice avesse tre aspetti: quello della crescita, quello della conservazione e quello della distruzione. Noi, invece, ci siamo dimenticati il terzo volto.

Nessun essere vivente ha in sé la potenzialità di durare oltre un certo limite. E noi intravvediamo già il perché.

 

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