Il passato non
c’è (più), il futuro non c’è (ancora) e il presente è un attimo in bilico tra
questi due buchi neri. In effetti, una situazione poco piacevole. Che fare?
Assaporare il
più possibile l’attimo presente, che può regalarci momentanee esperienze, positive
o negative. Questa è l’arte (eroica) della serenità.
Se ricordiamo il
passato e questo è piacevole, soffriamo perché lo abbiamo perso. Se ricordiamo
il passato e questo è spiacevole, soffriamo perché lo rievochiamo. Quanto al
futuro, tutto dipende da come ce lo immaginiamo
Il problema è
che noi viviamo per lo più pensando al passato e al futuro, e ben poco nel
presente. Quindi è molto meglio lasciare da parte queste due prospettive
mentali, che non sono del tutto reali in quanto interpretate dalla mente.
Questa è l’arte
della saggezza.
Concentrarsi sull’attimo
fuggente cercando di rimanere sereni senza perdersi nei pensieri sul passato e
sul futuro e senza darsi ad attività evasive, questa è l’arte della
meditazione.
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