Secondo la
nostra mentalità, l’emergere della coscienza viene paragonato alla comparsa
della luce in un mondo buio – e dunque sarebbe qualcosa di completamente
positivo. Ma si può assumere un altro punto di vita: che l’emergere della
luce-coscienza sia l’inizio della disgregazione e della degradazione di un
tutto unico, completo e autosufficiente – e dunque la comparsa del dualismo,
dell’illusione, della mancanza e del desiderio implacabile.
Basta poco a
capovolgere i luoghi comuni. Il mondo insomma appare sotto una falsa luce,
secondo un dualismo che sarà l’inizio della nostra sofferenza.
Se assumessimo questo
secondo punto di vista, dovremmo riconoscere che il mondo è un prodotto
degradato e che ciò che c’era prima della luce-coscienza ( e che ci sarà dopo) è
molto meglio.
Il peccato
originale è esattamente questa scissione.
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