Per liberarsi veramente del potere immaginativo e proiettivo
della mente, è necessario una presa di coscienza che non è alla portata di
tutti. Per gli altri continuano i sogni con i paradisi-inferni e gli Iddii che
non risolvono mai niente. Per loro continua il karma. La coscienza non scompare
del tutto con la morte, ma lascia dei desideri e delle pulsioni che hanno la
capacità di ricostituire un individuo. A meno che non ci si convinca in vita
che abbiamo a che fare solo con illusioni. Questa è l'illuminazione, che è in
realtà la liberazione dal potere magnetico della coscienza.
La coscienza-desiderio non ha forma, ma ha bisogno di legarsi a forme
specifiche che essa stessa crea in modo allucinatorio. Noi non chiediamo di
nascere; è il desiderio dei nostri genitori che ci fa nascere. Il fatto di
essere buoni o cattivi, vittime o carnefici, è solo un gioco delle parti cui
tutti si prestano e che rimarrà finché ci sarà il gioco della coscienza duale.
A noi spetta il compito di comprendere il meccanismo creativo e disattivarlo
una volta per tutti. Meglio se tutti insieme.
Bisogna capire, non pregare.
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