Noi crediamo di essere degli individui,
come dei puntini, circondati da altri individui e da un mondo esterno. E questo
è l’errore primario. In realtà siamo il tutto che si è identificato con un
puntino e… con la sofferenza che ne deriva..
Questa convinzione dipende dalla
coscienza che un giorno sparirà. Prima non c’era e poi sparirà, e con essa
tutto il palcoscenico che ha creato: con gli individui, con lo spazio, con il
tempo, con la terra e con il cielo.
Dopo questo breve intervallo, rimarrà
ciò che siamo sempre stati e che sempre saremo.
La nuvola scorre via e ritorna il sole
con la sua potente luce.
Oppure, il film si ferma, tutte le
immagini proiettate spariscono di colpo e si riaccende la luce in sala, mostrando
la realtà che in effetti non se n’era mai andata.
Oppure, noi ci svegliamo e in un attimo
il sogno sparisce e ritorniamo a ciò che già eravamo.
Voi direte: ma sparirà anche la
coscienza di essere un io!
Appunto, era un epifenomeno transitorio
e non essenziale.
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