sabato 3 ottobre 2020

Oltre il tempo

 

Se crediamo che il nostro stato di veglia corrisponda al nostro massimo livello di consapevolezza, ci sbagliamo: siamo anche noi in preda all’illusione. Certo non è il confuso stato di sonno con sogni, ma non è neppure uno stato di grande chiarezza. Ci troviamo comunque in un altro tipo di sogno.

Ciò che crediamo essere la realtà è solo un grande teatro, una rappresentazione, una proiezione immaginaria. Quindi, all’interno di questo sogno, anche la nostra lucidità è limitata.

Del resto, non possiamo essere troppo a lungo e troppo intensamente consapevoli, svegli, vigili. Ben presto ci stanchiamo e il nostro cervello deve riposare o attraverso diversivi o attraverso il sonno. Il nostro stesso senso di essere è limitato.

Crediamo di essere completamente presenti alla nostra esperienza di essere. Ma anche questa è un’illusione. La nostra identità non è all’interno del film proiettato dalla mente – quello è un personaggio che è destinato a dissolversi insieme alla coscienza.

Noi siamo lo spettatore, il testimone di questo gioco cosmico - al di fuori.

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