Preti e suore dicono che
vogliono restare vergini per dedicarsi meglio a Dio. Ma, se questo sacrificio
non costa nulla, non ha nessun merito, e, se crea scontentezza e
insoddisfazione, li allontana da Dio. Se non danno piacere né a se stessi né
agli altri, perché dovrebbero essere più vicini o più graditi a Dio?
Invece di certe inutili
preghiere, sarebbe meglio un orgasmo quotidiano, raggiunto con la consapevolezza
di voler superare la barriera che ci separa dall’altro, di unirsi nella gioia con
l’altro, di assaporare un istante di autentica trascendenza.
In fondo, senza orgasmo, non
avremmo un’idea di che cosa intendiamo per beatitudine od estasi divine.
Quando una persona è tra le
braccia della persona amata, non è più cosciente della separazione fra lei e
l’altro, fra interno ed eterno. Ogni desiderio è colmato, e non esiste né ansia
né angoscia. Si è in pace. Non è questa la condizione che tutti cerchiamo?
Come si vede, non è vero che
fare sesso sia una cosa volgare o animalesca. Questo ve lo dice chi odia la
vita. Dunque, se non fai sesso per essere più vicino a Dio, sbagli.
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