Periodicamente, donne moleste,
sobillate da preti, si riuniscono davanti agli ospedali e alle cliniche in cui
si praticano aborti per protestare. Ma, con il pretesto di “difendere la vita”,
si vuole che nessuno possa scegliere e che le donne siano costrette - dalla
Legge – ad accettare qualsiasi gravidanza. Tanto più che contemporaneamente si
lotta anche contro l’uso degli anticoncezionali.
È questa la grande ipocrisia cattolica. Il suo
obiettivo è la difesa dell’assolutismo religioso. Non a caso si critica il
“relativismo”, salvo reclamarlo per sé.
Si vorrebbe sfuggire alla
propria responsabilità per applicare la volontà di un Grande Moloch.
Ci si dimentica quale prezzo
hanno pagato le donne per mettere al mondo figli prima dell’invenzione degli
anticoncezionali e delle tecniche chirurgiche più avanzate. Si vorrebbe tornare
ad un’autorità divina che è in realtà l’autorità della Chiesa e del Maschio
Dominante che non lascia spazio di scelta a nessuno.
Si deve dunque aver chiaro
quale posta sia in gioco: la libertà.
Sono contro la cultura dell'aborto. L'ebraismo e il cristianesimo hanno una matrice piu' relazionale del buddismo, e' normale che il concetto di dono sia molto enfatizzato.
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