Razzisti e xenofobi, che se la prendono con gli immigrati, non hanno capito una cosa fondamentale: che saranno questi stranieri a salvare noi e non viceversa. Sono loro i nuovi italiani, capaci di iniziativa e di sacrifici; sono loro la nuova linfa vitale. Noi abbiamo già fallito.
Chi nasce in Italia, studia in Italia e parla italiano (magari con accento regionale) è italiano. Chi può negarlo? Quello che conta è la cultura, lo spirito, non il luogo di provenienza. D'altronde, se facessimo un esame del DNA agli italiani, avremmo molte sorprese, dato che in questo territorio sono passati e si sono riprodotti popoli di ogni genere.
I grandi paesi (per esempio gli USA) sono tali perché hanno accolto uomini di tutto il mondo, usufruendo delle loro capacità ed energie. Che meraviglia vedere un americano con la faccia di un cinese, di un negro o di un sudamericano. Che cosa sarebbero gli Stati Uniti se avessero respinto gli stranieri? Sarebbero un paesino asfittico, da dove la gente cercherebbe di emigrare.
Impariamo dunque a ragionare in termini di cultura o di spirito, non di sangue o di suolo. Allarghiamo la mente.
Volete un piccolo esempio? Intorno a chi gira la nazionale italiana di calcio? Balotelli.
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