giovedì 13 giugno 2013

Sesto e settimo comandamento

Perfino il Papa denuncia corruzione, orge, ricatti e lobby gay nella Chiesa. E tutti sappiamo che lo IOR, la banca vaticana, serviva a far transitare tangenti miliardarie e altri soldi sporchi della Mafia. Bisignani, il noto faccendiere che conosce bene l'ambiente clericale, dice che là dentro si pensa solo ai soldi e al sesso. D'altronde Raztinger si era dimesso perché non riusciva a cambiare niente. Ci sono ormai gruppi di potere che se ne ridono del potere papale.
I soliti commentatori zelanti e ossequiosi sostengono che il Papa è intenzionato a cambiare le cose; ma domandiamoci: in quale mai momento della sua storia la Chiesa non è stata un luogo di abusi (anche sessuali), di intrighi e di malversazioni?
Stando così le cose, il vero mistero è come la gente possa credere che Gesù possa aver fondato una porcheria del genere. In scritti precedenti, ho già chiarito che il cattolicesimo si fonda su una interpolazione delle parole dello stesso Gesù, dunque su una truffa. Ma già ai suoi tempi, ci si preoccupava della cassa comune, gli apostoli discutevano fra di loro su chi fosse il più importante e almeno uno tradiva.
Papa Bergoglio ha anche dichiarato che “San Pietro non aveva un conto in banca”. Ma c'era comunque una cassa comune, finanziata dai seguaci, e sulla cui gestione già si litigava.
Purtroppo a questo ci si riduce quando si vuol fare i preti di professione e, quindi, ci si fa mantenere dagli altri. Se i sacerdoti dovessero lavorare per vivere, come la gente comune, riacquisterebbero un po' di equilibrio e non pretenderebbero di campare alle spalle altrui.
Esiste più qualcuno che si ricordi che cosa diceva Gesù?


«E ordinò loro che per il viaggio non prendessero nulla oltre al bastone: né pane, né bisaccia, né denaro in borsa; i sandali sì, ma non due paia di vesti» (Mc 6, 8-9). Oppure: «Come avete ricevuto gratuitamente, così date gratuitamente. Non portatevi dietro monete d'oro, né d'argento, né di rame» (Mt 10, 8-9). O anche: «Non accumulate tesori su questa terra, dove i tarli e la ruggine rovinano ogni cosa e dove i ladri scassinano e rubano. Accumulate piuttosto tesori in cielo, dove i tarli e la ruggine non rovinano e dove i ladri non scassinano e non rubano. Perché, là dove sono le tue ricchezze, lì è anche il tuo cuore» (Mt 6, 19).


La Chiesa non è riformabile: va semplicemente sciolta. Nasce da un abuso di potere e va avanti attraverso abusi. Non è vero che il Papa è il vicario di Cristo, non è vero che i preti hanno il potere di rimettere i peccati. Si tratta di abusi di potere, se non altro della credulità popolare. Se non ce la fate ad abbandonare questa religione che ha tradito il suo fondatore e volete proprio essere cristiani, almeno rivolgetevi ad altre confessioni, per esempio alla Chiesa valdese, che sembra più seria.

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