La meditazione deve nascere da un'esigenza interiore, come dipingere o suonare, non dal desiderio di raggiungere un obiettivo. Nel momento in cui si medita, si raggiunge l'obiettivo: si soddisfa l'esigenza.
A lungo andare, comunque, i benefici sono due: quiete interiore e visione più chiara.
La meditazione "serve" a comprendere meglio la nostra vita, a guardare con coraggio e con distacco il destino che ci attende - qualunque esso sia. Siamo noi che dobbiamo domandarci: a che cosa mi serve la meditazione?
Non fornisco indirizzi di centri di meditazione, perché non riconosco maestri validi. Dal momento che niente è più soggettivo e intimo della meditazione, non può essere insegnata. Tutt'al più si può capire qualcosa dagli esempi e dalle parole di chi ha meditato.
È un po' come insegnare ad amare: è possibile? Ma si impara con l'esperienza.
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