martedì 11 dicembre 2012

"Delicta graviora"


Monsignor Mauro Inzoli, 62 anni, il sacerdote referente di Comunione e Liberazione a Cremona che per anni ha animato il Banco Alimentare, l’annuale raccolta di viveri da donare ai poveri che in tutta Italia coinvolge centinaia di migliaia di persone, è stato ridotto allo stato laicale dalla Congregazione per la dottrina della fede. La motivazione non è nota. Ma forse pochi conoscono i «delicta graviora» di cui si occupa la norma del canone 1720 del Codice di Diritto Canonico. Eccoli qua. Oltre alla profanazione dell’eucaristia e l’attentato al Pontefice, ci sono gli abusi sui minori, l’assoluzione del complice in confessionale e l’induzione ad atti turpi in confessionale. Scegliete voi.
Certo, le mele marce ci sono dappertutto. Ma, tra le file dei sacerdoti, che dovrebbero essere esempi di moralità, sono un po' troppe.
E quanto a Comunione e Liberazione, la Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo di immobili e conti correnti bancari intestati alla Fondazione Meeting per l'amicizia tra i popoli, in base a un decreto del gip di Rimini. In sostanza, secondo l'accusa, la Fondazione Meeting avrebbe ricevuto illecitamente 310mila euro di contributi pubblici della Regione Emilia-Romagna. E pensare che questi cattolici si ripresentano periodicamente in politica per salvare il Paese dalla corruzione, come se la precedente Democrazia Cristiana non fosse morta proprio per corruzione.

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