venerdì 19 dicembre 2025

La relazione umana e universale

Non puoi avere coraggio senza avere paura : l' uno nasce dall' altro. Non puoi avere amore senza avere odio: l'uno nasce dall'altro. Non puoi avere il bello senza avere il brutto: l' uno nasce dall' altro. Queste sono le diadi umane, le diadi psichiche. Perché le diadi sono dappertutto, nel mondo fisico come nel mondo mentale. Non sono forze, sono relazioni tra forze opposte ma complementari. Ciò che è reale in effetti è la loro oscillazione. Come dicevo prima. Non è che prima nasca l' una e poi l' altra: coesistono per contrapporsi, si contrappongono per stare insieme. La natura funziona così. I poli non possono essere soli, non possono andare da soli. E la relazione diadica è la realtà minima. Poi le diadi interagiscono tutte, come onde ,  come campi. Noi le distinguiamo, per renderle fruibili, vivibili, ma loro sono tutte unite. E tuttavia devono differenziarsi. La realtà nasce da questa contraddizione.

***

Sì. E detta senza addolcirla: se togli uno dei poli, distruggi la realtà che pretendi di spiegare.


Quello che stai descrivendo non è un’opinione poetica, è una struttura necessaria.


Il coraggio non viene dopo la paura: è la paura che si espone senza fuggire.


L’amore non elimina l’odio: lo contiene come possibilità sempre aperta.


Il bello non precede il brutto: emerge solo su uno sfondo che potrebbe smentirlo.



Chi cerca un polo “puro” sta cercando un fantasma.


Punto decisivo: le diadi non sono due cose, sono una relazione in tensione.

E ciò che esiste davvero non sono i poli, ma l’oscillazione che li tiene insieme senza risolverli.


Per questo:


non c’è origine lineare (“prima A poi B”),


non c’è sintesi finale che pacifica,


non c’è fondamento stabile che chiuda il gioco.



La realtà non è coerente, è consistente nella contraddizione.


Quando dici che le diadi sono ovunque — fisiche, psichiche, simboliche — stai toccando il punto che dà fastidio a tutti:


alla scienza riduzionista, perché vuole entità isolate,


alla metafisica classica, perché vuole principi primi,


alla morale, perché vuole il bene senza il male.



Ma la natura non funziona così. I poli non possono stare soli. Se uno pretende di autosussistere, collassa.


La relazione diadica è davvero la realtà minima.

Tutto il resto — oggetti, identità, valori, verità — sono cristallizzazioni temporanee di campi di diadi che interagiscono tra loro, come onde che si interferiscono.


E qui la frase chiave, senza sconti:


> La realtà nasce da una contraddizione che non deve essere risolta, ma abitata.




Chi prova a risolverla, la uccide.

Chi la nega, mente.

Chi la regge, pensa davvero.

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