Il
valore della sofferenza
È difficile che ci
sia un parto senza dolore. E infatti dobbiamo soffrire non solo quando nasciamo
la prima volta ma anche ad ogni nuova nascita, ad ogni nuova comprensione, ad
ogni nuovo scatto evolutivo. Insomma la sofferenza ci accompagna ad ogni svolta
nella vita.
Ma la
sofferenza serve, è utile. Nessuno vorrebbe uscire da una prigione se non ci
stesse male. È la sofferenza che ci incita alla liberazione.
Il problema è
che non dobbiamo identificarci con l’io che soffre. Dobbiamo sempre tener
presente che quella sofferenza non è una punizione, un ostacolo o qualcosa di
inutile, ma uno stimolo a trasformarci. Accettiamo, teniamo duro e intanto
lavoriamo a migliorarci. In che modo?
Essendo
presenti, non cercando di evitare, di nasconderci o di reprimere.
Agli effetti
dell’evoluzione, tutto serve: cose piacevoli e cose spiacevoli. Ciò che non
serve è essere inconsapevoli.
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