sabato 1 marzo 2014
Attività e meditazione
Tra attività è meditazione ci deve essere un'alternanza naturale. Il riposo porta al bisogno di attività, l'attività porta al bisogno di riposo. Non c'è contrasto.
La meditazione rende calmi, equilibrati, sensibili, profondi e lucidi, e queste qualità, trasferite nell'attività quotidiana, ci daranno enormi vantaggi, pratici oltreché psicologici e spirituali.
Non ci vuole molto per praticare la calma. Basta mettersi seduti di fronte ad una finestra, restare immobili e silenziosi (soprattutto mentalmente), e osservare... tutto e niente, fuori e dentro di sé. O sedersi in una spiaggia, in un giardino o in qualunque altro ambiente naturale.
La meditazione ha una sua durata spontanea. Prima si dilaterà e si approfondirà, e poi lascerà il posto ad una nuova esigenza di attività. Se vi capita di addormentarvi, poco male; quando vi risveglierete sarete più riposati e più lucidi.
Sembra incredibile, ma per molti anche starsene seduti in questo modo è difficile. Purtroppo sono malati, e fanno ammalare il mondo.
Se non riuscite a starvene per un po' seduti, tranquilli e silenziosi, siete come inseguiti da un cane rabbioso - solo che il cane ce l'avete dentro di voi. Dunque, soffrite.
C'è anche da dire che vivere in una famiglia o in una comunità significa spesso non trovare mai un po' di privacy, di silenzio e di riposo. Si è continuamente stimolati a fare qualcosa.
Ribellatevi. Siete soltanto macchine produttive e riproduttive, non esseri umani. State sprecando la vostra vita in troppe attività, state sprecando l'opportunità che vi è stata data di essere voi stessi. Siete sempre di qualcun altro.
Ognuno ha diritto ad avere un proprio spazio inviolabile. A meno che non vi troviate in qualche carcere.
Ma il carcere in questo caso ve lo siete creati o ve lo siete conservati da soli. E, se ve lo siete creati voi stessi (magari non reagendo), potete liberarvene. Questa è la buona notizia.
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