domenica 30 marzo 2014

Gli alienati


Venire allevati in una cultura religiosa cattolica significa andare sempre alla ricerca di un Padrone, di un Padre, di un Creatore divino. Ma esisterà o non esisterà?

       No, il mondo non ha origine, non ha fine, non ha né un padrone né un padre. Il mondo è un gigantesco processo d’interrelazione. Non c’è inizio, non c’è fine: il processo è eterno e infinito. Può finire questo mondo, ma non il cosmo. Può ridursi di nuovo ad una palla di energia informe, ma poi tutto riprenderà di nuovo.

       Perché questo bisogno di una Causa prima? È nato prima l’uovo o la gallina? ci domandiamo. E crediamo che ci sia tra i due un rapporto di causa-effetto, di prima-dopo. Non capiamo che sono nati l’uno in funzione dell’altro.

       La verità è che sentiamo il bisogno di un Dio cui appellarci, cui chiedere favori, sconti, grazie, perdoni, e che assuma sulle sue spalle la responsabilità di aver creato un mondo del genere. Bisogno di sottomissione, di delega. Paura di essere se stessi, di essere autonomi e corresponsabili.

       Ma è la nostra stessa mente che è corresponsabile di questo mondo che conosciamo. Non ce lo scordiamo. Piccoli dei alienati.

1 commento:

  1. In Principio era il Logos! Era il discorso... "Il mondo è un gigantesco processo d’interrelazione", dunque una comunicazione e non una trasmissione, un dialogo e non una predica. Poi fu inventata 'la verità', e il Potere ebbe origine, il cervello in un cassetto e alla paura il dominio assoluto.

    RispondiElimina