lunedì 19 novembre 2012

Relativismo papale


Ogni volta che accendo la radio la domenica mattina, sento la vocetta del Papa che ripete monotono le sue litanie, tra cui quella che tutto il male del mondo nasce dal "relativismo". A me sembra il contrario: gran parte del male nasce dal fatto che qualcuno crede "in modo assoluto" alla propria fede. Ne abbiamo in esempio un Terra Santa dove si scontrano le tre religioni assolutiste che devastano le menti umane, spingendole a farsi la guerra: ebraismo, cristianesimo e islam. Ognuna è convinta della propria verità assoluta e quindi vorrebbe distruggere le altre. "Il mio Dio è l'unico vero, il mio profeta è l'unico vero..." e i vostri sono falsi malvagi. E così si odiano tutti. Non c'è niente fare: le religioni monoteiste, con la loro fede assoluta, sono ciò che mina la convivenza umana.
Dunque, il Papa dice una sciocchezza, palesemente falsa. In compenso ha a sua disposizione tutti i mass media dello Stato italiano, il quale, come tutti sanno, non è uno Stato democratico, moderno, ma uno Stato confessionale. Ha un'unica cultura: quella cattolica. E lo si vede. È ai primi posti nella classifica della corruzione mondiale, proprio perché il cattolicesimo è una religione assolutista che non istilla nei suoi seguaci il senso civico, che vede nello Stato una gallina dalle uova d'oro, una gallina da sfruttare a suo piacimento. Così lo Stato (cioè tutti noi) sborsa milioni di euro per mantenere il Vaticano, i suoi preti e i suoi insegnanti di religione. Di recente, mentre la gente perde il lavoro e si tagliano i servizi ai cittadini, è stato riconfermato lo stanziamento a favore delle scuole "private" che al 90 per cento sono cattoliche. Nello stesso tempo si fa di tutto per non far pagare le tasse agli edifici commerciali di proprietà del Vaticano.
Come diceva Napoleone, ""io sono circondato da preti che ripetono incessantemente che il loro regno non è in questo mondo, eppure allungano le mani su tutto quello che possono prendere." Questa è la morale insegnata dall'assolutismo cattolico: e questi sono gli italiani, che sono figli di quella "cultura". Anche loro allungano le mani su tutto ciò che possono prendere. Tanto lo Stato non esiste, è qualcosa da depredare.

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