domenica 4 novembre 2012

Il matrimonio religioso


Ma voi credete veramente che a Dio interessi qualcosa dei nostri meschini matrimoni? L'Assoluto, l'Incondizionato, l'Energia cosmica, la Totalità, l'Uno o come volete chiamarlo dovrebbe occuparsi se siamo sposati in una chiesa o in qualche altro posto? Cosa volete che gliene importi? Credete che abbia un registro dei matrimoni come un parroco? Credete che si perda in queste quisquilie? Vien da ridere. Suvvia, allarghiamo un po' la mente: non applichiamo la nostra meschinità all'Infinito. Se poi Dio fosse pure Amore, che se ne frega l'Amore dei nostri rituali?
Eppure quasi tutte le religioni cercano di contrassegnare la cerimonia del matrimonio (come d'altronde gli altri riti di passaggio). Perché? Perché così mettono il loro marchio sugli snodi importanti dell'esistenza. Altrimenti, come delimiterebbero il loro potere? Ma da qui a sostenere che il matrimonio è indissolubile ce ne corre.
Solo le religioni più persecutorie e dogmatiche puntano alla indissolubilità del matrimonio. Perché? Perché così ribadiscono meglio il loro potere. Perché così fanno sentire in colpa milioni di persone. Pensiamo infatti alle persecuzioni che nei secoli sono state condotte contro coloro che non erano sposati in chiesa - persecuzioni religiose, persecuzioni sociali. Il cattolicesimo in questo è un campione. La meschinità umana è stata applicata alla religione, e la religione è la grande creatrice del senso di colpa, con il quale si dominano le coscienze.
Oggi è tutto cambiato e la maggior parte delle persone convive liberamente e può divorziare. Ma il cattolico si sente ancora colpevole e la Chiesa fa di tutto per impedire di accorciare, per esempio, il tempo necessario ad ottenere il divorzio. Una pura vendetta. Questa pesante intromissione in Italia non è una novità. Eppure su che cosa si basa la presunta indissolubilità del matrimonio cattolico? Leggiamo che cosa dice Gesù: "Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra, commette adulterio" (Mt 19,9). Che cosa significa "se non in caso di concubinato"? Significa che, se si crea un legame con un altro partner, il matrimonio può essere sciolto.
Leggete dunque con la vostra testa, non con la testa dei preti, che vogliono tenervi sotto scacco. E, se proprio volete credere a un Dio, non consideratelo una specie di Papa.

Nessun commento:

Posta un commento