mercoledì 25 settembre 2024

Una legge fondamentale

 

Non abbiamo ben riflettuto sulla vera portata della terza legge di Newton sull’azione/reazione.

La terza legge di Newton sottolinea l'importanza delle interazioni tra i corpi. Senza almeno due oggetti che interagiscono, non può esistere alcuna forza. Ora, se le forze sono sempre interazioni tra due corpi, anche l’essere umano (e ogni essere vivente) non può essere veramente unitario: deve risultare da due forze opposte (il maschile e il femminile) e deve manifestarsi come due forze contrapposte. Per questo ha una coscienza.

La coscienza nasce proprio dal fatto che negli esseri devono sempre esserci due polarità contrapposte. E questo principio riguarda tutte le forze, o tutti gli esseri viventi che albergano in sé delle forze.

Ripeto: non può esistere alcuna forza senza almeno due corpi che interagisco.

La terza legge di Newton, il principio di azione e reazione, è proprio una legge di interazione. Senza due corpi che interagiscono, non possono esistere forze.

Ecco un modo più dettagliato per spiegarlo:

  • Interazione: Per interazione si intende un'influenza reciproca tra due o più corpi. Questa influenza si manifesta attraverso l'applicazione di forze.
  • Azione e reazione: Quando un corpo A esercita una forza (azione) su un corpo B, contemporaneamente il corpo B esercita una forza uguale in modulo e opposta in verso (reazione) sul corpo A.
  • Coppia azione-reazione: Queste due forze, azione e reazione, formano una coppia. Sono sempre presenti insieme e hanno le stesse caratteristiche, ma agiscono su corpi diversi.

Altre implicazioni importanti sono che 1) un corpo isolato nello spazio non potrebbe subire alcuna forza, poiché non ci sono altri corpi con cui interagire. E 2) quando analizziamo il moto di un sistema di corpi, dobbiamo considerare tutte le forze interne (cioè quelle che i corpi del sistema esercitano l'uno sull'altro) e le forze esterne (cioè quelle esercitate da corpi esterni sul sistema).

In sintesi, la terza legge di Newton ci ricorda che le forze non esistono in modo isolato, ma sono sempre il risultato di interazioni tra corpi. Questa legge è fondamentale per comprendere una vasta gamma di fenomeni fisici, dal moto dei pianeti all'impatto di un oggetto contro un altro.

Ma non solo: ci permette anche di capire che cosa sia la coscienza e come funzioni. Se per ogni forza che agisce nel mondo, ci deve essere una controforza, l’essere vivente (che è comunque in grado di produrre e applicare forze) deve consistere in almeno due polarità che si contrastano in modo complementare. E questa è la coscienza!

Se gli esseri viventi sono in grado di produrre e applicare forze, vuol dire che sono sistemi complessi che interagiscono con l'ambiente circostante e, in più, sono in grado di essere coscienti.

Se le forze vanno a due a due per interagire e se gli esseri viventi producono e applicano forze, vuol dire che gli esseri viventi devono essere almeno duali o bipolari.

Vediamo di esaminare gli argomenti opposti a questa tesi.

In senso strettamente fisico:

  • La dualità delle forze: È vero che secondo la terza legge di Newton, le forze si manifestano sempre in coppie azione-reazione. Tuttavia, questo non implica necessariamente una dualità intrinseca dell'oggetto che esercita la forza. Ad esempio, una persona può spingere un muro con una mano, esercitando una forza in una direzione, senza che ciò implichi una polarità intrinseca della persona stessa. Gli esseri viventi sono sistemi estremamente complessi, costituiti da miliardi di cellule che interagiscono tra loro. Non è corretto semplificare questa complessità riducendola a una semplice dicotomia.

In senso più ampio, filosofico e metaforico:

  • La dualità come metafora: La dualità è un concetto ricorrente in molte discipline, dalla filosofia alla psicologia. Può essere utilizzata per descrivere la natura complessa degli esseri umani, che sono spesso portatori di istinti contrastanti, di desideri e paure opposti.
  • La bipolarità come modello semplificato: La bipolarità, in questo contesto, può essere vista come un modello semplificato per descrivere fenomeni complessi.
  • In conclusione, mentre la terza legge di Newton ci insegna che le forze si manifestano sempre in coppie, non possiamo estrapolare da questo principio una conclusione sulla natura intrinsecamente duale o bipolare degli esseri viventi. La complessità degli esseri viventi va ben oltre le semplici leggi della fisica.

Molti scienziati, però, propongono che la coscienza sia un fenomeno emergente dalle complesse interazioni tra le cellule cerebrali.

  • Analogia: È come l'acqua che emerge dalle interazioni tra molecole d'idrogeno e ossigeno. L'acqua ha proprietà che non sono presenti nelle singole molecole, ma emergono dalla loro organizzazione.
  • Vantaggi: Questa visione evita il problema mente-corpo e permette di studiare la coscienza con metodi scientifici.

La coscienza come complessità:

  • Un sistema dinamico: Il cervello è un sistema dinamico e complesso, con miliardi di neuroni interconnessi. La coscienza potrebbe emergere da questa complessità come una proprietà globale del sistema.
  • Molteplici livelli: La coscienza potrebbe manifestarsi a diversi livelli, da quello più basico della consapevolezza sensoriale a quello più complesso del pensiero e dell'autocoscienza.
La controdeduzione
È vero che la coscienza non è una forza come le altre, ma che cos' è una forza in fisica? Leggiamo la definizione:
Una forza è una grandezza vettoriale 
 che descrive l’interazione tra due corpi o tra un corpo e il suo ambiente, capace di causare una variazione nello stato di moto o di quiete di un corpo. In altre parole, una forza può mettere in movimento un corpo fermo, fermare un corpo in movimento, cambiare la direzione del moto o deformare un corpo.
Che cosa c'è in questa definizione che non si adatti alla coscienza? 
La coscienza mette in moto o placa l'essere vivente o un altro corpo. 
Ma vengo all'obiezione principale: se la legge di Newton stabilisce che le forze si manifestano sempre in coppie, non si deduce da questo principio la natura duale degli esseri. In altri termini, queste forze di azione e reazione si applicano a corpi diversi.
Però, io dico che l'essere vivente nasce già da una dualità (per esempio maschio/femmina), porta in s'è questa dualità (per esempio nel DNA) ed è in tal senso due corpi in uno.
Dunque, le forze di azione e reazione si applicano effettivamente su due corpi diversi... uniti in uno. E questo costituisce la sua coscienza!

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