domenica 29 settembre 2024

I limiti dei numeri

 Il successo della scienza è dovuto all' uso della matematica, che permette di misurare le quantità. Ma l'uso dei numeri è anche il suo limite. Perché nessuno numero può misurare le qualità (i cosiddetti "qualia ').

E le qualità sono le nostre esperienze interiori. 

Quindi la scienza ha arbitrariamente diviso la realtà: di qua le cose misurabili con i numeri, di là le esperienze interiori, non misurabili.

Il fatto è che i numeri sono astrazioni, prive di qualità. Il sette non è né bello né brutto, non è né simpatico né antipatico, non è né di buon augurio né di cattivo augurio, eccetera.

Benché gli uomini talvolta attribuiscano loro delle qualità, che però sono superstizioni (come nella italica Smorfia).

I numeri non hanno qualità: misurano solo le quantità. Ma gli esseri viventi non vivono solo di quantità; vivono soprattutto di pensieri, di sensazioni, di sentimenti, di emozioni, di intuizioni, ecc., di qualia. E questi non possono essere misurati.

Possiamo al massimo dire che sono più o meno arrabbiato o che il mio amore è a livello sei in una scala da uno a dieci. Ma non possiamo fare nessun calcolo, nessuna previsione.  


È vero che anche le esperienze interiori hanno delle regole, ma queste leggi non operano in base a numeri. Possono solo essere descritte con altri simboli: le parole - che però sono imprecise e con significati soggettivi... Oppure con esperienze!

Ecco il punto. Non posso calcolare i movimenti o le interazioni di un mio sentimento (anche se ci sono certamente), ma possiamo trovare delle leggi di funzionamento. Per esempio, l'amore o il lutto seguiranno certe regole, non matematicamente definite, ma approssimative. Ma anche se non sono precise, io le sperimenterò nella vita ! Anzi, queste esperienze saranno per me più concrete delle leggi fisiche. 

Insomma, io non mi accorgerò magari della  pressione atmosferica o di quella del corpo, ma mi accorgerò - eccome! - se sono arrabbiato o innamorato. Solo che queste esperienze saranno personali e poco comunicabilit, non replicabili. 

Qui non posso usare la matematica.

Comunque ci sono alcune regole generali, non esprimibili matematicamente, ma pervasive. Per esempio, la mia regola delle oscillazioni contrapposte. 

Ne consegue che non potrò usare i numeri per misurarle, ma potrò lo stesso conoscere che esperienza sto facendo, cosa che i numeri non mi faranno conoscere.

Tuttavia non c'è ragione perché le leggi debbano essere diverse.  Per esempio, la terza legge di Newton, senza però la matematica.

Insomma, ad ogni azione, fisica o mentale, corrisponderà sempre una reazione, anche se non misurabile con i numeri.

Questo è certo.


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