La morte riguarda ovviamente ciò che è nato nel tempo. Ma ciò che
siamo veramente non può essere nato, perché c’è sempre stato. Se non partiamo
da questa convinzione e andiamo alla ricerca di una nuova vita, qui e/o
altrove, non usciremo mai dal ciclo delle nascite e delle morti, il samsara.
È difficile capirlo. Perché noi siamo sempre affamati di essere e
guardiamo con spavento ciò che non è vita individuale.
Eppure c’è qualcosa al di là della vita e della morte – quel qualcosa
da cui esce tutto, autolimitandosi e definendosi.
La realizzazione è liberarsi delle strettoie per accedere alla
totalità.
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