venerdì 13 dicembre 2013

La stanza della meditazione

Leggo che all'Istituto dei Tumori di Milano è stata allestita, accanto alla cappella, una "stanza della meditazione", ossia un luogo in cui anche i non cattolici possono pregare e meditare. Ecco una buona idea. Che andrebbe attuata non solo in tutti gli ospedali ma anche sui luoghi di lavoro. Un piccolo spazio al di fuori delle beghe, dei rumori e del caos quotidiano, in cui potersi rifugiare ogni tanto.
Negli ospedali, sarebbe utile sia per sfuggire all'invadenza di di preti e suore, che vengono a cercarsi i "clienti", sia per raccogliersi in momenti così difficili.
Personalmente non ci metterei nessun simbolo religioso, ma qualche pianta, un bonsai, un acquario, un dipinto di paesaggio, quadri o foto del cielo, dei tramonti o delle albe, sassi, un gatto, una pietra oppure un po' d'acqua. Credo infatti che tutti i simboli religiosi siano falsi e artificiali, e ricordino, accanto a cose piacevoli, cose sgradite, mentre il miglior simbolo religiosa sia la natura stessa - o il vuoto. Ognuno poi se la deve vedere con ciò in cui crede, perché anche chi non crede crede in qualcosa.

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