Trascendenza e trasgressione sono strettamente imparentate. Indicano entrambe uno spirito che vuole uscire dai limiti convenzionali.
Non saranno mai i piccoli bigotti, i pretini obbedienti, i monaci sottomessi o i Papi dogmatici ad ottenere l'illuminazione... o il "regno dei cieli".
I grandi mistici o i fondatori di religioni furono tutti dei trasgressori - se non altro delle tradizioni precedenti. Ecco perché accanto a Gesù, sulla croce, c'erano due malfattori. Quel giorno, tre trasgressori fuono messi a morte - secondo l'opinione corrente.
Conoscete un grande mistico che non sia entrato in rotta di collisione con la religione di provenienza?
Mentre il religioso di professione o il fideista è pur sempre un conformista che non ha il coraggio e la capacità di guardare oltre i limiti di ciò che gli è stato insegnato, il mistico spezza (e disprezza) le catene della tradizione, non si accontenta di conoscenze o di fedi di seconda mano, vuole sperimentare in prima persona e parla per autorità propria.
D'altronde Dio dovrebbe essere un creativo, non un grigio burocrate dello spirito.
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