lunedì 25 giugno 2012

Il Lama vagante


Mi fa pena vedere il povero Dalai Lama che viaggia da un capo all'altro del mondo per rappresentare e difendere l'identità nazionale del Tibet - spesso respinto dai politici che devono tener conto del potere ricattatorio della Cina. Anche lui alla fine si è dovuto trasformare in un politico. Evidentemente, tutta la sapienza tibetana non è stata in grado di cambiare nulla negli equilibri mondiali. Bisognerebbe curare di più la possibilità del potere spirituale di influire sull'altro potere, quello del più forte. E qui, noi umani, siamo molto indietro.
Non è questo il nostro limite? La forza bruta, il potere, il denaro e le armi hanno la meglio sulla dimensione spirituale. Questo è il prezzo da pagare allo stadio attuale dell'evoluzione.

Nessun commento:

Posta un commento