venerdì 15 giugno 2012

Carità


Ogni tanto i mass-media ci presentano qualche biografia, più o meno romanzata, più o meno mitizzata, di Madre Teresa di Calcutta, una campionessa della carità cristiana. Ma perché ce la presentano come un modello? Non è così che si risolvono i problemi della povertà, che infatti è in aumento e si riaffaccia anche nelle nostre società.
Non sarebbe molto meglio se qualche politico si impegnasse nel fare leggi che diminuissero la povertà, che ridistribuissero le ricchezze e che garantissero a tutti un minimo di sopravvivenza? Questo sì che sarebbe un vero santo.
E come mai gli uomini che si dicono religiosi non si impegnano, anziché a combattere le unioni di fatto o i preservativi, a promulgare leggi contro le disuguaglianze sociali?
Nutrire gli affamati, d'accordo. Ma non sarebbe più utile e più intelligente evitare che ci siano tanti affamati? I mezzi ci sarebbero. Però, se eliminassimo alla radice la miseria, come potrebbero i benpensanti fare la loro ipocrita carità?

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