giovedì 8 marzo 2012

La meditazione camminata

Se fai due passi per le strade della tua città, tu puoi rendere conto che quasi tutti vanno in giro con la testa fra le nuvole; in altri termini non sono presenti nel loro stesso camminare, sono tutti presi dai loro pensieri. Tu non fare come loro; anzi, utilizza la passeggiata come mezzo di meditazione. Per prima cosa sii consapevole che basta poco per ritornare con la mente nel passato, quando ripensi a ciò che è accaduto, o per rimuginare sul futuro, quando pensi a ciò che potrebbe accadere o a ciò che vorresti che accadesse. La mente non è capace di rimanere sul momento presente, qui e ora, e va continuamente nel passato o nel futuro, con la conseguenza che corpo e mente sono scissi: mentre il corpo si muove qui, la mente è altrove. Ecco un esempio di perfetta alienazione.
            Tu renditi conto di tutto questo e ripromettiti di rimanere nel presente almeno per la durata di quella passeggiata. Ritorna coerente con te stesso, ri-sintonizza corpo e mente, esercita la tua presenza mentale, osserva ciò che ti sta intorno. Sarà un esercizio di terapia mentale, di sviluppo della consapevolezza: essere consapevole del tuo essere qui e ora.
            Per l'uomo moderno non è facile, perché in lui la mente è ipersviluppata e lavora sempre in eccesso. Soltanto quando fai il turista e passeggi in un luogo che non hai mai conosciuto, ti guardi intorno con interesse; è per questo che molti amano il turismo: permette loro di uscire per un po' dai pensieri ossessivi.

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