I nostri genitori ci spingono ad “essere qualcuno”, a farci strada nella vita – e per noi tutto questo è normale. Evidentemente, siamo convinti di non essere nessuno. Non basta insomma il fatto di essere; no, dobbiamo anche essere qualcuno, distinguerci. Eppure, il fatto di essere vivi, di essere sani, di essere qui e ora, è già un miracolo. Che cos'altro possiamo aggiungere?
Forse, un giorno, dopo aver tanto lavorato e lottato, dopo esserci fatti una posizione sociale, dopo essere diventati qualcuno, sentiremo il bisogno di ritrovare il nostro vero sé. Sì, perché ciò che siamo veramente non ha niente a che fare con lo status sociale.
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